Albertini ha voluto produrre questa serie chiamata i “bronzi antichi” in fusione di bronzo a cera persa, per sottolineare l’esplicito richiamo delle sue opere ai colori e alla plasticità classica dei bronzi antichi invecchiati dal tempo e dalla storia: etruschi e romani.
Si evidenziano in particolare le sculture intitolate: “Ragazzo seduto” del 2011, “Ragazza con codino” 2010, e “ il Bacco ubriaco” 2016. Sculture di Albertini queste, che pur inserendosi perfettamente nella corrente della scultura contemporanea, di cui Albertini è un importante esponente, sono un chiaro riferimento alle sculture greche e ai modelli dei bronzi classici antichi .
“Il bronzo materiale eterno, quando lo accarezzi senti la sua fredda vibrazione plastica. Il bronzo è per me l’eternità”

Il Salto
dim.: 68x40x30
2011

Ragazzo seduto
dim.: 18x25x21
2011

Seduto
dim.: 18x12x12
2011

testa di ragazza con codino
dim.: 23x25x21
2010

Maternità
dim.: 15x10x11
2010
Il piacere del bronzo come materia antica, eterna e atavica, in quanto materia legata alle origini e alle memorie dell’uomo. “L’origine di questa lega, basata sulla fusione del rame con lo stagno, che si perde nella notte dei tempi. Per l”Europa risale intorno al 3400 a.C. , dando origine all’età del bronzo, periodo in cui vengono ritrovati oggetti in bronzo , estendendosi sono al 600 a.C. ; tuttavia in alcune zone del Caucaso la sua origine potrebbe essere anche più antica.
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